Dott. Giuseppe Dattilo
Cardiologo

Il Dott. Dattilo Giuseppe ha conseguito nell’ Ottobre del 2000 la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’ Università degli Studi di Messina con la votazione di 104/110. Ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di Medico Chirurgo nel Maggio 2001. Nell’ Ottobre 2005 ha conseguito la Specializzazione in Cardiologia con votazione 50/50 e lode presso l’Università degli Studi di Messina. Dal 22/09/09 al 31/10/2012 esercitava in qualità di Dirigente Medico di Cardiologia presso l’Unità Operativa di U.T.I.C. e Cardiologia del Presidio Ospedaliero “Santa Maria della Misericordia” di Urbino. La costante frequenza della sala di elettrofisiologia come Dirigente Medico di Cardiologia ha consentito l’acquisizione di una buona professionalità diagnostica (studio elettrofisiologico transesofageo ed endocavitario) ed interventistica, effettuando come secondo operatore 31 impianti tra mono e bicamerali, biventricolari ed ICD e come primo ed unico operatore ha effettuato 40 impianti tra PM monocamerali, bicamerale ed ICD.
Cos'è la Cardiologia?
La cardiologia è una branca della medicina che si occupa dello studio, della diagnosi e della cura (farmacologica e/o invasiva) delle malattie cardiovascolari acquisite o congenite. Chi si occupa di tale branca della medicina, come medico specialista, viene chiamato cardiologo. La cardiologia è una disciplina che negli anni più recenti si è molto evoluta e al suo interno si sono sviluppate specialità come l’emodinamica e l’elettrofisiologia. Oltre che della cura delle malattie cardiovascolari, scompenso cardiaco, anomalie del ritmo, il cardiologo si occupa della prevenzione cardiovascolare e della riabilitazione del paziente sottoposto ad intervento di rivascolarizzazione sia esso cardiochirurgico, che di angioplastica percutanea.
Elettrocardiografia (ECG)
L’elettrocardiogramma (ECG) è la riproduzione grafica dell’attività elettrica del cuore durante il suo funzionamento, registrata dalla superficie del corpo. Il principio su cui si basa la misurazione dell’attività elettrica del cuore è prettamente fisiologico: l’insorgere degli impulsi nel miocardio porta alla generazione di differenze di potenziale, che variano nello spazio e nel tempo e che possono essere registrate tramite degli elettrodi. La registrazione della differenza di potenziale da parte di elettrodi posti sulla superficie corporea avviene grazie alla conducibilità dei liquidi interstiziali del corpo umano. Il normale tracciato ECG presenta un aspetto caratteristico che varia soltanto in presenza di problemi. Il tracciato è caratterizzato da diversi tratti denominati onde, positive e negative, che si ripetono ad ogni ciclo cardiaco.

Ecocardiografia
L’Ecocardiografia o Ecocardiogramma in cardiologia comprende un gruppo di tecniche non invasive che si basano sull’emissione di ultrasuoni nell’intervallo di frequenza fra 2 e massimo 10 MHz. L’esame riesce ad esprimere in frequenza l’onda di pressione, facendo apparire il tutto su uno schermo che il cardiologo osserva mentre effettua l’esame, per permettere di comprendere dimensioni forme e movimento delle strutture cardiache. In cardiologia spesso nozioni di fisica sono basilari per comprendere la fisiologia del cuore e il comportamento di alcuni esami, come il caso dell’ecocardiografia: la frequenza è il numero dei cicli completi per secondo, che risulta essere l’inverso della lunghezza d’onda (unico ciclo); l’ampiezza è il potere o la capacità dell’onda di trasferire energia al mezzo di conduzione.

Test da sforzo
Il test da sforzo cardiaco in campo medico, è un esame di tipo diagnostico utilizzato in cardiologia per misurare la capacità del cuore di rispondere a segnali di stress in un ambiente clinico controllato. La risposta da stress è indotta dall’esercizio oppure da una stimolazione farmacologica. La prova da sforzo cardiaca confronta la circolazione coronarica mentre il paziente è a riposo con la circolazione dello stesso paziente osservata durante il massimo sforzo fisico, mostrando qualsiasi flusso anomalo di sangue verso il tessuto muscolare del cuore (il miocardio). Infatti in corso di sforzo fisico si realizzano condizioni emodinamiche che comportano un aumento delle richieste di lavoro al cuore che possono evidenziare alterazioni non riscontrabili a riposo. Il test può essere usato per diagnosticare la cardiopatia ischemica e per la prognosi del paziente dopo un infarto del miocardio.
